Il senato ha dato il via libera all’emendamento che sblocca l’empasse del Superbonus
Nella seduta di ieri il Senato ha dato il via libera all’emendamento contenuto nel Decreto Aiuti che sblocca l’empasse del Superbonus. Dopo una lunga mediazione e giorni di stallo la soluzione trovata prevede che la responsabilità in solido nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus si configuri solo se il concorso nella violazione avviene «con dolo o colpa grave». E stabilisce che, per i crediti sorti prima della stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, debbano acquisire comunque l’asseverazione ex post.
Con questo provvedimento i partiti sperano di sbloccare 5 miliardi di crediti attualmente bloccati nei cassetti fiscali di banche e imprese. Crediti spesso ceduti a prezzi stracciati dalle aziende pur di non fallire. Si stima, infatti, che attualmente circa 40mila imprese siano sull’orlo del fallimento a causa della gestione scellerata del Superbonus. Per Ance (l’associazione nazionale dei costruttori) ora ci sarebbero 20 miliardi di crediti potenziali pronti a ripartire.
«Un primo passo verso la direzione giusta ma non sufficiente a rilanciare la misura. Possiamo dirci soddisfatti delle modifiche ma fino a un certo punto. Ora toccherà al nuovo governo rilanciare la misura con precisi e importanti interventi sulla norma che consentano il suo rilancio e la definitiva ripresa del tessuto immobiliare che non solo favorisca le imprese ma anche cittadini e proprietari immobiliari» ha dichiarato Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.
