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Bonus edilizi, semplificare e rimuovere blocchi inutili a cessione del credito per il rilancio

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Le preoccupazioni di Federproprietà ribadite dall’ordine degli architetti

Dopo un iniziale impatto positivo del superbonus e dei vari bonus edilizi, le misure si stanno rivelando particolarmente complicate e finanche dannose.

Come denunciato più volte da Federproprietà Napoli, il blocco delle cessioni e gli inasprimenti degli adempimenti per evitare truffe allo Stato, stanno paralizzando il mercato dell’edilizia rendendo vano ogni buon proposito. Appare quindi del tutto insufficiente la quarta cessione del bonus decisa dal governo che può avvenire tra istituti bancari e correntisti.

Sulla questione sono intervenuti anche gli architetti che hanno scritto al premier Draghi per chiedere un confronto per «individuare una nuova formula per incentivare la fiscalità d’impresa e favorire il rilancio dell’edilizia». I professionisti hanno confermato tutte le perplessità e gli allarmi lanciati dalla nostra associazione.

Cessione del credito, gli architetti: «Unica prospettiva aumento di contenziosi e azioni legali»

I bonus edilizi, con le recenti modifiche, appaiono del tutto impossibili da ottenere e a pagarne le conseguenze maggiori sono i cittadini, i proprietari immobiliari e finanche i professionisti mentre gli istituti bancari, di fronte al rischio di rimetterci «le penne» corrono ai ripari e non effettuano operazioni.

«Di fronte a una norma scritta male – argomentano gli architetti – ci si domanda se l’Esecutivo e gli uffici che intervengono nel processo legislativo conoscano i tempi di progettazione e realizzazione di un intervento edilizio. La realtà parla di professionisti che si ritrovano oggi con lavori fatti, o quasi conclusi, senza alcuna possibilità di cessione del credito, o sconto in fattura, con l’unica prospettiva di un aumento di contenziosi e azioni legali».

Tutto ciò deve imporre un nuovo cambio di strategia. Serve ripensare i bonus edilizi e le forme di controllo che mancano dove invece dovrebbero esserci. Il problema non è la cessione del credito in sé, ma l’effettiva presenza del cantiere. L’invito di Federproprietà Napoli al Governo è quello di ripartire da zero, formulare una disciplina più precisa, evitare inutili blocchi e semplificare il tutto. Fino a ora abbiamo solo assistito a un continuo cambio di norme e condizioni che hanno avuto come unico effetto la paralisi della cessione del credito fiscale, del mercato edilizio e la confusione nei cittadini.

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