Incrementare il decoro renderebbe la città più attraente
A Napoli al centro come in periferia. Gli immobili, privati e pubblici, in condizioni di degrado sono numerosissimi. Così come sono tantissimi i piccoli proprietari immobiliari in difficoltà per l’aumento del costo della vita e delle tasse locali. Uno degli ultimi aumenti ha riguardato la Tari ma il Comune di Napoli, secondo quanto spiegato dall’assessore Baretta a inizio aprile, vorrebbe intervenire anche sui costi per i ponteggi e i cantieri.
«Sarebbe opportuno, a questo punto, che Palazzo San Giacomo studiasse una strategia per incentivare i proprietari a ristrutturare o migliorare i propri immobili. Sulla casa, purtroppo, la pressione fiscale è enorme e con i recenti aumenti della pressione fiscale collegata con il Patto per Napoli, anziché diminuire, è divenuta più pesante e non ci sono agevolazioni» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli. «Ristrutturare o migliorare gli immobili porterebbe vantaggi non solo al privato ma anche alla collettività. È interesse anche del Comune che la città diventi più bella, più accogliente».
Tanti i fronti su cui si potrebbe agire, dalla Tassa sui rifiuti, all’Imu, passando per la Cosap (la tassa per l’occupazione di suolo pubblico) che a Napoli è la più cara d’Italia. «Naturalmente le agevolazioni non dovrebbero essere rivolte a tutti ma solo ai napoletani più in difficoltà, in questo senso si potrebbe prevedere di limitare la misura ai proprietari immobiliari che non superino un determinato reddito, evitando così di sperperare denaro per aiutare chi non ne ha bisogno», conclude Schifone.