Schifone: «Bisogna incentivare i proprietari a migliorare, non punirle»
La transizione ecologica e ambientale, l’efficientamento energetico, anche per affrancarci dall’approvvigionamento energetico dalle fonti estere deve essere la stella polare per l’Italia e gli italiani negli anni a venire. Chi è che può non volere il rispetto della natura e l’ambiente? Nessuno. Ma quanto sta avvenendo negli ultimi anni lascia sgomenti.
L’ambientalismo a tutti i costi sta producendo, inevitabilmente, un proliferare senza limiti di demagogia. E danni. Nonostante la cosiddetta direttiva case green sia ancora lontana dalla piena attuazione ha già avuto pesanti ripercussioni sui piccoli proprietari immobiliari: mercato immobiliare instabile e spesso paralizzato, prezzi delle case già efficientate schizzati alle stelle, immobili (anche storici) che hanno avuto un deprezzamento clamoroso, affitti schizzati alle stelle (anche per il proliferare delle case vacanze).
Eppure c’è ancora chi parla di imporre standard minimi. L’augurio è che il nuovo parlamento europeo modifichi pesantemente la normativa per eliminare le euro-follie. L’ambientalismo e l’efficientamento devono essere raggiunti attraverso un percorso sano, graduale e logico.
Programmare e accompagnare il percorso
Le istituzioni hanno il dovere di programmare e accompagnare questo percorso, aiutando anche i più deboli, economicamente, ad affrontare le costose spese di ristrutturazione. In questo senso lascia perplesso l’intervento della Banca d’Italia che nella rivista “Questioni di Economia e Finanza” di aprile dedicato al “miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni in Italia” propone «di subordinare l’affitto al raggiungimento di standard energetici minimi».
«L’efficientamento energetico non può e non deve essere un’imposizione per i piccoli proprietari immobiliari» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli. «Siamo nettamente contrari, quindi, alla logica degli standard minimi per locare un immobile, molti dipendono anche dall’affitto di quell’unico appartamento di proprietà per mandare avanti la famiglia. Bisogna incentivare le ristrutturazioni, accompagnare i piccoli proprietari immobiliari nel percorso e non punirli», conclude.