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Notizie da Federproprietà NapoliDalla Camera via libera al decreto Superbonus: ecco cosa prevede

Dalla Camera via libera al decreto Superbonus: ecco cosa prevede

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Schifone: «Detrazione in 10 anni attenzione ai piccoli proprietari immobiliari»

La Camera dei Deputati ha dato il via libera al decreto Superbonus con 185 voti favorevoli, 121 contrari e 4 astenuti. Lunedì si svolgeranno le votazioni sugli ordini del giorno mentre il voto finale sul provvedimento, che poi passerà all’esame del Senato, è previsto nella giornata di martedì. Il risultato del voto appare scontato visto la larga maggioranza del Governo. «Buono il provvedimento che dà ampie garanzie sullo sblocco dei crediti fiscali incagliati. La detrazione in 10 anni per i redditi più bassi, inoltre, aiuterà soprattutto i piccoli proprietari immobiliari che in questo bailamme rischiavano molto» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.

Le misure del decreto Superbonus

Sei mesi in più per il 110% sulle le villette

Per gli edifici unifamiliari ci sarà più tempo: la detrazione massima spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Ma attenzione, rimane la condizione di base: i sei mesi in più rispetto all’attuale termine del 31 marzo varranno solo per chi, alla data del 30 settembre 2022, abbia già effettuato lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo.

Stop allo sconto in fattura e alle cessioni

La data spartiacque rimane come previsto il 17 febbraio: dall’entrata in vigore del decreto le operazioni che hanno permesso di effettuare i lavori senza tirare fuori un euro di tasca, garatendo al Superbonus e agli bonus edilizi un successo clamoroso, sono vietate. Proprio le cessioni hanno infatti fatto lievitare i costi per lo Stato e hanno fatto proliferare anche le frodi.

Le eccezioni, dal sismabonus alle case popolari

Fatta la norma sono arrivate anche le deroghe. Nel corso dell’iter parlamentare del decreto si è infatti deciso che ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i lavori agevolati con il bonus per le barriere architettoniche, così come quelli sugli immobili danneggiati dall’alluvione delle Marche e dai terremoti successivi al primo aprile del 2009, ovvero da quello dell’Aquila. Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Lo stop non toccherà nemmeno i lavori di riqualificazione urbana.

Soluzione anche per gli infissi e le caldaie

Alla Camera si è deciso di intervenire anche sul fronte della cosiddetta edilizia libera: la nuova norma prevede che, nel caso in cui non ci sia stato ancora l’avvio dei lavori entro il 16 febbraio, sconto e cessione potranno rimanere nel caso in cui l’acconto di acquisto sia stato versato entro il 16 febbraio. In assenza di un acconto, l’esistenza di un accordo vincolante tra le parti “deve essere attestata sia dal cedente o committente, sia dal cessionario o prestatore, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”. La dichiarazione falsa implica la responsabilità penale.

Le cessioni 2022

Le spese dello scorso anno potranno essere ancora cedute anche oltre l’attuale scadenza del 31 marzo a fronte di una sanzione di 250 euro. Alla Camera è stata infatti riconosciuta la possibilità di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherà la remissione in bonis valida fino al 30 novembre.

Detrazioni in 10 anni

Arriva una chance in più per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Le norme introdotte consentono al contribuente, per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, di optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile ed è esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023. Vale solo a condizione che la rata di detrazione relativa al periodo d’imposta precedente, quello 2022, non sia indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.

Compensazione crediti-Btp

Le banche, le assicurazioni e le istruzioni finanziarie che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno utilizzare crediti fiscali 2022 derivanti da bonus edilizi per acquistare Btp con scadenza almeno decennale. Potrà essere utilizzato per l’acquisto dei Btp un ammontare di crediti fino al 10% di quelli scontati annualmente. I Btp, di emissione ordinaria, potranno essere sottoscritti a partire dal 1 gennaio 2028.

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