Ora servono tempi rapidi per l’attuazione
Con la riforma del fisco, finalmente, viene esteso il regime della cedolare secca anche agli affitti non abitativi. Lo ha deciso il governo di Giorgia Meloni che ieri ha approvato la legge delega, predisposta dal viceministro Maurizio Leo, in Consiglio dei Ministri. Una misura che potrà aiutare, e di molto, i piccoli proprietari immobiliari e anche gli affittuari. Federproprietà ha ripetuto più volte l’esigenza di estendere la cedolare secca agli affitti commerciali ma i precedenti governi hanno preferito glissare.
«Era necessaria per ridare un po’ di fiato al mercato immobiliare e ai proprietari vessati da una tassazione troppo elevata» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli. «La riforma del fisco va nella giusta direzione. Inoltre, aiutando il locatore lo si metterà nelle condizioni di venire incontro alle esigenze del conduttore. Questo potrebbe dare un nuovo slancio alle attività economiche. È indubbio che se un proprietario paga meno tasse può anche decidere di chiedere meno per il canone d’affitto. Un aiuto concreto, quindi, per tutto il comparto commerciale e per tantissime partite iva che sono il motore dell’Italia».
Adesso si dovrà attendere che la riforma diventi realtà nel minor tempo possibile. L’iter, infatti, non è ancora concluso ma è stato messo il primo mattone. «Le nuove regole – ha, infatti, spiegato il ministero dell’Economia Giancarlo Giorgetti – saranno operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega». La speranza è che tutto venga fatto il più rapidamente possibile perché i cittadini hanno bisogno di sostegno vero dopo la crisi economia tra pandemia e guerra in Ucraina.