La riduzione delle agevolazioni del ‘bonus facciate’ non stimolerà la riqualificazione dei centri urbani e borghi antichi
Superbonus 110%, dopo giorni e mesi di incessanti polemiche la legge di Bilancio 2022 ha fatto chiarezza sul provvedimento per rilanciare il comparto edilizio in Italia. Una manovra però che, e non poteva essere diversamente, ha scatenato nuove proteste. Il governo Draghi ha deciso di prorogare il Superbonus 110% al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 alle abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee di 25mila euro.
A conti fatti l’estensione di soli sei mesi e il tetto decisamente basso, basti pensare che se in un nucleo familiare lavorano due persone è facilmente superabile, renderà praticamente nullo l’effetto su edifici singoli e villette mono e plurifamiliari. Gli incentivi per le facciate, il cosiddetto ‘Bonus facciate’ sono confermati anche nel 2023 ma con una percentuale agevolata pari solo al 60%, una decisione deludente perché la misura poteva essere utilizzata per riqualificare i centri urbani e borghi antichi, ma dopo la riduzione dell’agevolazione la spinta verso la riqualificazione ne potrebbe uscire pesantemente ridimensionata.
Destinato a crear polemiche e difficoltà la cancellazione dello sconto in fattura e della cessione del credito per tutti gli incentivi escluso il Superbonus 110%. Meccanismi che erano stati creati per agevolare l’utilizzo delle detrazioni, soprattutto da famiglie a basso reddito.
Il bonus affitti per i giovani e l’agevolazione per la prima casa per gli under 36
La novità è rappresentata anche dal ‘bonus affitti’ per giovani tra i 20 e 31 anni non ancora compiuti. Il governo ha deciso di prevedere un aiuto per i giovani qualora stipulino un contratto di locazione per un’unità immobiliare o porzione di casa da utilizzare come propria abitazione principale (che sia diversa da quella dei genitori).
A loro verrà riconosciuta per i primi quattro anni una detrazione dall’imposta lorda pari al 20 per cento dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di euro 2.400 di detrazione. Per accedere a questo bonus però bisognerà non avere un reddito complessivo superiore a 15.493,71 euro. Decisamente anche questo un tetto molto, ma molto basso. Per quanto riguarda i giovani sono estesi per tutto il 2022 anche gli incentivi fiscali previsti per l’acquisto della prima casa da parte degli under36.
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