I proprietari non sono sempre facoltosi: occorre aiutare anche chi ha subito un danno per il mancato pagamento del canone di locazione
Blocco degli sfratti causa Covid-19, ancora una sentenza favorevole per gli inquilini morosi che non hanno pagato il pigione in seguito alle difficoltà economiche nate dopo l’emergenza sanitaria. L’ultimo processo vede prevalere un commerciante della città partenopea presso il Tribunale di Napoli. Il giudice Rotondaro della nona sezione civile ha dato ragione all’esercente con l’ordinanza emessa lo scorso 3 settembre.
Secondo quanto riporta il Mattino, il piccolo imprenditore del campo della ristorazione ha sempre pagato puntualmente i canoni di locazione ma con il sopraggiungere della pandemia e dei provvedimenti di chiusura imposti dal governo per affrontare l’emergenza, ha iniziato a sospendere il versamento dei canoni di locazione in attesa della piena ripresa dell’attività e del settore.
Proprietario attende per mesi il pagamento poi avvia lo sfratto per morosità
Il proprietario, come già capitato per tanti altri suoi colleghi, ha atteso pazientemente alcuni mesi sperando in una ripresa delle finanze dell’affittuario e del pagamento di quanto dovuto. A un certo punto però ha deciso, dopo vari fitti non pagati o pagati in misura ridotta, di procedere con lo sfratto per morosità.
«Il conduttore del locale commerciale nell’opporsi allo sfratto intimato, ha basato le proprie difese dimostrando che i mancati pagamenti erano imputabili esclusivamente alle difficoltà economiche create dalla pandemia, documentando con il deposito dei bilanci e delle dichiarazioni dei redditi degli anni pregressi, il netto calo delle fatturazioni», ha spiegato Carlo Claps, presidente Aidacon a cui si era rivolto il commerciante dopo aver ricevuto lo sfratto.
Il giudice Rotondaro, dopo aver esaminato la diatriba ha ritenuto le eccezioni sollevate dal conduttore degne di verifiche e sussistendo gravi motivi, ha denegato l’ordinanza di rilascio dell’immobile richiesta dal proprietario. In parole povere il giudice ha stabilito ulteriori verifiche e ha di fatto bloccato l’esecuzione dello sfratto dopo i dovuti approfondimenti.
Una sentenza che, se da un lato sancisce la legittimità di aiutare i conduttori in un momento di grave crisi come quello che stiamo affrontando, lascia però in piena solitudine tanti proprietari di locali, commerciali o non, che molto spesso non sono grandi proprietari immobiliari, nè milionari. Molte persone sono riuscite a comprare un piccolo immobile o appartamento con duri sacrifici e contavano sul suo affitto per «tirare a campare».
Blocco sfratti, per i proprietari immobiliari non può diventare una tagliola
Senza parlare di quelli che, addirittura, vivono in appartamenti in affitto e magari hanno ricevuto un negozio in lascito da un parente e utilizzano il canone di locazione di quest’ultimo per mettere un piatto a tavola. E allora ci domandiamo, fermo restando che è giustissimo aiutare tutte le persone in difficoltà a causa della pandemia, quando il governo e chi di dovere si deciderà anche a fornire un sostegno ai tanti proprietari immobiliari in crisi? Non tutti hanno fonti economiche infinite, nemmeno tra i proprietari.
Giusto tendere la mano ma senza dimenticarsi che anche questi ultimi hanno subito un notevole danno. Inoltre molti proprietari si son trovati ad affrontare oltre al danno anche la beffa: il Governo ha chiuso le attività, i piccoli imprenditori (giustificati dallo Stato) non hanno pagato gli affitti e hanno ricevuto aiuti (bonus fitti e bonus vari), il locatore però, non solo non ha ricevuto nessun reddito ma si è trovato anche costretto a pagare le tasse per un immobile che di fatto, allo stato, è solo un fastidio e una spesa che la maggior parte non si può neanche permettere.
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