Superbonus 110%, a fine aprile presentate solo 12mila domande
L’aula del Senato, mercoledì scorso, ha approvato in maniera definitiva il decreto Semplificazioni. Tra i tanti provvedimenti decisi alcuni riguardano anche il Superbonus 110%. Con questo decreto il Governo prova a dare nuovo slancio all’agevolazione economia entrata in vigore per combattere i danni economici della pandemia. La misura di semplificazione in materia di superbonus affronta i problemi dell’eccesso di adempimenti burocratici che sinora hanno frenato l’accesso alla misura soprattutto da parte dei condomìni.
A fine aprile erano state presentate appena 12.745 domande (di cui solo il 10% per condomìni e il restante 90% per edifici unifamiliari e unità immobiliari autonome). Snellite sensibilmente le procedure per l’avvio dei lavori. Per tutte le opere (tranne quelle di demolizione e ricostruzione) basterà inviare al comune un modulo di Comunicazione di inizio lavori (Cila) asseverata da un tecnico abilitato, senza l’attestazione di stato legittimo.
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Nella CILA dovranno essere indicati gli estremi del permesso di costruire o del provvedimento (data di rilascio, etc.) che ha legittimato l’immobile oggetto. Per gli edifici più risalenti è sufficiente dichiarare che la costruzione dell’immobile è stata completata prima del 1° settembre 1967. Le opere potranno essere descritte in maniera sintetica senza allegare prospetti e nel caso di varianti effettuate in corso d’opera, sarà sufficiente inoltre comunicarle a fine lavori.
Addio all’attestazione di stato legittimo
In tutti casi non sarà più necessaria l’attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa. In questo modo si accelerano gli interventi di efficientamento energetico e antisismico e si eliminano le lunghe attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni (3 mesi in media per ogni immobile oggetto di verifica). L’eliminazione dell’attestazione di stato legittimo comporta inoltre un risparmio di spesa per adempimenti burocratici stimabile in 110 milioni di euro (da reinvestire in spesa produttiva, ossia in progettazione e realizzazione degli interventi).
Ulteriori novità, introdotte dal Parlamento, riguardano la massima semplificazione per gli interventi in edilizia libera, per i quali basterà una semplice descrizione. Non sarà necessario neanche presentare l’agibilità, dato che gli interventi previsti dal superbonus migliorano l’efficientamento energetico e quello antisismico.
Infine, per assicurare la massima operatività e l’uniforme applicazione delle semplificazioni su tutto il territorio nazionale, il Dipartimento della Funzione pubblica sta lavorando con le Regioni, l’ANCI e tutte le altre amministrazioni interessate alla predisposizione di un modulo per presentare al Comune la comunicazione dei lavori per il superbonus (CILA-Superbonus), valido su tutto il territorio nazionale.
Il modulo, inviato per l’approvazione alla Conferenza Unificata di questa settimana (e dunque operativo al momento della approvazione della legge di conversione del decreto) è redatto in collaborazione con coloro che dovranno utilizzarlo e in particolare con la Rete delle Professioni tecniche e l’ANCE.